1. Mitologia
    1. Mitologia
  2. Lo studio del mito
    1. Lo studio del mito
  3. Una classificazione dei miti
    1. Una classificazione dei miti
    2. Miti della creazione
    3. Miti dell'origine delle divinità
    4. Miti del rinnovamento e della rinascita
  4. Mitologie dell'antico Vicino Oriente
    1. Miti mesopotamici
    2. Mitologia egizia
    3. Mitologia canaanita
  5. Mitologia indoeuropea
    1. Mitologia indoeuropea
    2. Mitologia indiana
    3. Mitologia greca
    4. Mitologia romana
    5. Mitologia nordica (germanica e scandinava)
    6. Mitologia celtica
  6. Miti e cultura
    1. Miti e cultura

6. Miti e cultura

6.1 Miti e cultura
Quando si è tentato di comprendere il senso delle mitologie qui parzialmente riferite, si è imposta l'impressione che ogni ciclo si muova liberamente, a partire da un chiaro terreno di origine, nelle culture da cui emerge. È un'impressione dovuta alla scarsezza e alla confusione di fonti provenienti da periodi e da contesti differenti, come pure dalla carenza di testimonianze e prove definitive del ruolo che i miti medesimi hanno avuto nella vita religiosa di ogni cultura. Nel sec. XX, tuttavia, il progresso dell'antropologia e lo studio di culture contemporanee fortemente legate alla tradizione ha consentito di gettare una certa luce sui rapporti fra gli antichi miti e le religioni antiche.
Una scuola, derivata dalla cosiddetta tradizione inglese dell'antropologia, legge il mito come una struttura generata per adempiere a una funzione esplicativa, sia che si tratti di spiegare la relazione fra un particolare sacrificio e la natura delle cose quale è istituita dagli dèi, o di giustificare il privilegio gerarchico dell'aristocrazia rispetto al popolo, come un fatto di istituzione divina. I miti servono così a fondare la nozione della natura e della società. La tradizione francese, che si richiama a Durkheim, dà un'importanza maggiore a una lettura del mito come espressione di un bisogno umano o sociale, e vede dunque la mitologia espressa da una specifica cultura come rappresentazione collettiva dell'universo da parte di quella particolare cultura. Piuttosto che spiegazione, il mito e il rituale cui normalmente esso è collegato diventano luoghi di affermazione della cultura e servono a mantenere l'unità della società che quella cultura esprime.
Tra questi orientamenti estranei esiste un'ampia gamma di opinioni, e in opere recenti si sono avute proposte teoriche nuove, tese a indicare le vie attraverso le quali l'articolazione e la divisione dell'universo rappresentate nel mito sono spiegazione e allo stesso tempo simbolo della relazione della cultura con il mondo che la contiene e delle interrelazioni personali all'interno di quella cultura. Così per esempio nei contributi di M. Douglas (Simboli naturali, 1970), C. Geertz (L'interpretazione delle culture, 1973), J. Skorupski (Simbolo e teoria, 1976) e altri.
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