1. Mitologia
    1. Mitologia
  2. Lo studio del mito
    1. Lo studio del mito
  3. Una classificazione dei miti
    1. Una classificazione dei miti
    2. Miti della creazione
    3. Miti dell'origine delle divinità
    4. Miti del rinnovamento e della rinascita
  4. Mitologie dell'antico Vicino Oriente
    1. Miti mesopotamici
    2. Mitologia egizia
    3. Mitologia canaanita
  5. Mitologia indoeuropea
    1. Mitologia indoeuropea
    2. Mitologia indiana
    3. Mitologia greca
    4. Mitologia romana
    5. Mitologia nordica (germanica e scandinava)
    6. Mitologia celtica
  6. Miti e cultura
    1. Miti e cultura
5.2 Mitologia indiana
Le più antiche formulazioni della mitologia indoeuropea di cui si abbia piena documentazione ci vengono dal Rig-Veda indiano, compilato probabilmente alla fine del II millennio a.C. dai popoli ariani che avevano invaso l'India settentrionale. Il dio maggiore era a quel tempo Varuna, l'onnipotente signore della scienza e della magia, che presiedeva il cangiante spettacolo dell'universo. Spesso gli si trova associato Mitra, il dio-sole che fiancheggia e soccorre il genere umano, stabilendo leggi e contratti a garanzia del benessere sociale. Tuttavia, il dio più importante del Rig-Veda è Indra, il guerriero. Questi tre, insieme a un'ampia cerchia di dèi minori, sono Adityas, i figli dell'infinita dea Adita, forse un'antica madre della terra. Contro gli Adityas si ergono i Danavas, figli di Danu (il restrittore), fra i quali emerge il gran drago Vritra. Dopo molti combattimenti, sfide, trattati, Indra, il campione degli Adityas, distrugge Vritra con il suo fulmine, liberando le acque cosmiche e rendendo possibile la creazione, cui presiederanno Varuna e Mitra.
La mitologia dell'India fluisce costantemente, sicché divinità che hanno una parte secondaria nel Rig-Veda diventano importanti nei Veda più tardi e in altra letteratura. Così accade per Prajapati, che va a rimpiazzare Varuna nel ruolo di arbitro dell'ordine cosmico. Col darsi calore, infiammando se stesso, Prajapati porta all'essere la gerarchia dell'universo attraverso il proprio umidore o seme, e così istituisce con il suo sacrificio l'ordine delle cose che viene perpetuato attraverso i riti e i sacrifici della casta sacerdotale. Altre due importanti divinità connesse ai riti sono Agni e Soma: Agni è dio del fuoco, illuminatore e agente del sacrificio. Il culto del fuoco, un antico aspetto della religione indoeuropea, rimase centrale nella mitologia e nella religione dell'Iran. Soma, il dio, è spesso indistinguibile dal soma, bevanda degli dèi, che conferisce a Indra il potere di sopraffare il drago. Come dio e come bevanda, Soma dà forza, penetrazione, immortalità, ed è inoltre capace di istituire una forma di unione fra i sacerdoti e la divinità.
Nell'Induismo più tardo appare una triade diversa: Brahma, il creatore; Vishnu, il preservatore; Shiva, il distruttore. Poiché il suo ruolo è esclusivamente quello di creatore, Brahma, portata a termine la sua opera, resta nei miti come figura periferica, mentre Vishnu e Shiva hanno un'importanza assai maggiore. Vishnu, che era un dio secondario nella letteratura più antica, è adorato soprattutto nelle sue vestigia, incarnazioni, come Rama e Krishna, i personaggi principali delle epiche Ramayana e Mahabharata. In ambedue queste narrazioni il dio prende forma umana per ricostituire una ferita dell'ordine sociale, ovvero del mondo in generale, e per ristabilire così la relazione appropriata fra il genere umano e la divinità. È dunque interpretato e venerato come il prediletto salvatore dell'umanità.
Shiva, d'altro canto, è figura ambivalente: da un lato è un solitario che cerca il sapere con la pratica dell'ascesi, ma per molti aspetti è anche un dio inquietante, un distruttore, che rappresenta al tempo stesso il rifiuto della società normale e il tentativo di realizzare un nuovo ordine tramite la via alternativa dell'ascetismo e della disciplina mistica.
L'antica religione iranica condivise la medesima eredità ariana della mitologia indiana. Fonti mitanne del tardo sec. XIV a.C. registrano i nomi di Varuna, Mitra e Indra, come pure dei due Nasatyas, i gemelli che raffigurano le funzioni produttive della società. In epoca achemenide (549-330 a.C.) la triade era rappresentata da Ahura Mazda, Mitra, e da una divinità chiamata Anahita. Ahura Mazda fu la divinità centrale dello zoroastrismo; Mitra, che in questa dottrina appariva come figura minore, diede in seguito origine a un culto separato, il mitraismo.
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