1. Mitologia
    1. Mitologia
  2. Lo studio del mito
    1. Lo studio del mito
  3. Una classificazione dei miti
    1. Una classificazione dei miti
    2. Miti della creazione
    3. Miti dell'origine delle divinità
    4. Miti del rinnovamento e della rinascita
  4. Mitologie dell'antico Vicino Oriente
    1. Miti mesopotamici
    2. Mitologia egizia
    3. Mitologia canaanita
  5. Mitologia indoeuropea
    1. Mitologia indoeuropea
    2. Mitologia indiana
    3. Mitologia greca
    4. Mitologia romana
    5. Mitologia nordica (germanica e scandinava)
    6. Mitologia celtica
  6. Miti e cultura
    1. Miti e cultura
5.4 Mitologia romana
Il terreno storico dal quale emergono i miti di Roma è simile per taluni aspetti a quello della Grecia. Anche a Roma gli elementi indoeuropei si sovrapposero alle culture dei popoli indigeni e, in periodi culturali più tardi la mitologia romana fu influenzata anche da elementi religiosi di provenienza greca, siriaca, iranica ed egizia. Ciononostante, la mitologia di Roma ha un carattere peculiare facilmente delineabile: a differenza della mitologia greca - varia, complessa e ricca di allusioni speculative e poetiche -, la religione e i miti romani sono prosaici, prudenti ed esatti nel loro significato legale e morale.
La mitologia romana non ha un pantheon gerarchico degli dèi simile all'Olimpo greco, ma presenta specifiche divinità che possono essere definite relativamente bene. Poco viene detto sulle loro vicende mitiche (nascite, infedeltà, avventure e interrelazioni), ed esse tendono piuttosto ad avere tempi speciali di culto nell'anno e in speciali luoghi della città o del territorio.
Manifestazioni della potenza sacra si hanno a momenti e in luoghi definiti. Singoli dèi si manifestano in modi particolari a una città, a una regione, o eroi locali vengono elevati alla dignità di dèi. Queste divinità locali erano catalogate in una lista chiamata Indigitamenta, dove si trovano anche prescrizioni per i riti appropriati a ciascuna.
Fra dèi greci e divinità romane può essere evidenziata una corrispondenza rigorosa — Zeus-Giove, Era-Giunone, Poseidone-Nettuno, Demetra-Cerere, Apollo-Apollo, Artemide-Diana, Atena-Minerva, Efesto-Vulcano, Afrodite-Venere, Ares-Marte, Dioniso-Bacco -, ma si tratta di una corrispondenza che scalfisce appena la superficie della mitologia romana.
Dumézil ha sostenuto, in connessione con la sua teoria generale della mitologia indoeuropea, che la triade primaria nei miti romani è quella di Giove, Marte e Quirino. Giove, lo si è detto, corrisponde al padre Zeus dei greci, guardiano del cielo e della terra, alla cui sovranità sono soggette divinità minori come Juventus e Terminus. Similmente Marte rappresenta il secondo aspetto della triade, e sotto di lui stanno figure legate al tema della guerra, come Bellona e Vacuna. Quirino è una divinità di origine sabina: i Sabini erano un popolo percepito come opposto ai due primi aspetti della triade e infine assimilato per via di forzata sottomissione. Dumézil identifica in questo un motivo ricorrente nella costruzione dei vari sistemi mitologici indoeuropei. Quirino dunque prende il suo posto di guardiano della produzione e della fertilità, come è rappresentato dal grano e dalla sua associazione con altre figure di benessere e pienezza. È talvolta associato a Marte, in quanto simbolo di tutore della pace, e così pure a Giano, il guardiano delle porte e, più in generale, dio degli inizi.
Oltre agli dèi principali ci sono poi divinità minori e semidei cui nel corso dell'anno erano dedicate varie feste e riti sacrificali. Sono dèi con funzioni specifiche, come quella di sorvegliare e coltivare le orchidee, che figurano raramente nei miti più elaborati, ma che compaiono in opere quali i Fasti e le Metamorfosi di Ovidio. Divinità ancor più specifiche erano i Lari e i Penati, dèi familiari che sorvegliavano il cuore della casa e la dispensa. A questo livello diventa chiaro come gli dèi indigeni dei Latini e di altri popoli preindoeuropei siano stati assimilati entro uno schema che informa non solamente la nozione romana del cosmo ma anche l'attività quotidiana del cittadino.
In tale contesto può citarsi l'epica mitica che ricostruiva le origini della storia di Roma. Ne fa parte l'Eneide di Virgilio, il ciclo delle storie di Romolo e Remo, e l'epica legata alle storie dei re di Roma. Incorporando le tradizioni della storia romana in un ampio schema collegante il presente con il mitico passato e con l'auspicio di un futuro glorioso, queste storie costituiscono l'espressione più evidente dell'amore dei Romani per l'ordine, la stabilità e la forza.
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